sabato 9 febbraio 2013

COLLEGHE, 3.



A: - “Ma l’hai già vista stamattina?”

B: - “Chi?” 
A: - “Indovina… l’amministratore delegato, forse? ma la Drago, no?!?!

B: -“Ah! No, non è ancora entrata in ufficio… tu, invece?”


A: - “L’ho incrociata nel corridoio, stava parlando con la Biondi; ho salutato e quando lei si è girata… omammassanta!!  Ha un occhio nero, viola, blu… insomma rosso dentro  e di tutti i colori fuori!!”

B: - “Sìììììì, è arrivato l’arcobaleno…”


A: - “Dico sul serio! Le han fatto un occhio nero…”

B: - “Ma vaaa!”


A: - “Non credermi, allora! Guarda… anche l’Arbe e De Marchi la stanno adocchiando… vedi? Adesso ne parlano tra di loro… Osserva le facce!”

B: - “Beh, si sarà scontrata con uno spigolo o contro la porta o…”


A: - “Lascia stare, va’! Nè porta nè spigoli, secondo me è stato il marito: un bel destro o uno schiaffone…”

B: - “Ma daiiii!”


A: - “Osservalo un po’ quando viene a prenderla… Ha proprio la faccia di uno capace di picchiare la moglie, e spesso!” 
B: - “Farabutto… In effetti, adesso che me lo fai notare, ha sempre un’espressione astiosa, incazzata… brutto è brutto forte, ma che fosse anche un bruto… non pensavo potesse arrivare a tanto…”

A: - “Poveraccia! A volte però è così indisponente che, quasi quasi, vien voglia di pestarla anche a me!!”

B: - “A chi lo dici… ci son giorni che la butterei a terra e le salterei sopra con le scarpe chiodate! Immaginati viverci insieme…”


A: - “Vabbè! Però stavolta ha trovato chi le ha detto, pardon, dato il fatto suo!”

B: - “Giusto! Pace per tutte le volte che le ha schivate. Attenta, eccola che arriva…”


A/B: - “Ciaoooo cara!”



C: - “Ciao, ragazze. Che c’è? Ah, avete visto il mio occhio destro; impressionante, vero? Sembra che sia stata aggredita e malmenata da una banda di delinquenti, no? Comunque non preoccupatevi, niente di tutto questo: si tratta solo di blefaroplastica!!!”



Milano, 04 febbraio 2013


sabato 5 gennaio 2013

TACCHI



“Dove accidenti è finita la scarpa?” Sara si alzò dalla poltroncina e, allungando il piede, tastò intorno nel tentativo di recuperare le calzature che si era tolta qualche (?) minuto prima. Una era proprio lì, rovesciata, ma l’altra dove si era cacciata? 
E dove diavolo si trovava? 
Subito le fu chiaro! Ricordò di aver avuto l’intenzione di sedersi solamente per un attimo, e invece… 
“Eccola. Naaa. Ahi!” allargò il raggio d’azione della ricerca, senza esito però. Per forza, il locale era buio; la cupola posta al centro del soffitto lasciava sì passare la luce lunare ma era troppo in alto per servirle.
Si lasciò ricadere sul sedile. “Maledetti tacchi! Avrei fatto meglio a comprare delle espadrillas.” 
Ripensò all’acquisto del giorno prima: un magnifico paio di decoltées rosse, tacco 12. “Per colpire – sorrise immaginandosi nell’atto di brandire quell’arma improbabile – insomma, per far colpo su di lui!”
Già, il lui di cui trattasi era un gran bel marcantonio dagli occhi vivaci e mascella squadrata.
Possibile che fosse accaduto solo martedì alla presentazione dell’ultimo libro della Fabbri? Sembrava fosse passato molto più tempo…
Entrando concitatamente nel salone della conferenza, era andata a sbattere contro la schiena dell’uomo che si trovava proprio dietro la porta.
Quello era stato solo l’ultimo di una serie di contrattempi / disguidi che l’avevano perseguitata per tutto il giorno - ma che epilogo! … quando lui si era girato, lei era rimasta istupidita a guardarlo, fulminata!
“Mi scusi, sono mortificata!” ed era entrata imbarazzatissima. 
Durante il rinfresco che era seguito se l’era trovato spesso di fronte, sorridente. Qualche frase di circostanza e poi, inatteso, l’invito: “Venerdì sarò a Verona, per lavoro, ma verso le sette dovrei aver concluso. Ore venti, davanti all’Arena… ci vieni? ”
Ed ora eccola lì, in una città sconosciuta, in una sala d’attesa deserta, sola come un cane, con le caviglie gonfie, ad aspettare il mattino.
Perso anche l’ultimo treno, così come perso un bel tocchetto di autostima: lui non si era presentato all’appuntamento e lei aveva girovagato per ore dandosi della scema per essere venuta fin lì.
Nella vicenda però c’era anche un aspetto positivo: senza quest’occasione non si sarebbe mai comprata quelle scarpe, e non avrebbe mai saputo che i tacchi alti non erano per nulla il suo genere!
                                                                                                                                              Milano, 03 ottobre 2012

mercoledì 26 dicembre 2012

premio THE VERSATILE BLOGGER



MARLIN, di  FOOD ITALIAN BLOG - http://fooditalianblog.blogspot.com - mi ha assegnato:


e, ancora una volta, mi ha deliziata!  Grazie, gentile  ed eclettica ragazza
Anche questo premio ha delle regole: si deve raccontare qualcosa di sé e va attribuito ad altri bloggers.
Che dire di me? sono curiosa, leale, sincera ma anche pigra, irritabile, impaziente, polemica e tanto tanto d’altro…
Per quanto riguarda il conferimento, desidero destinare questo riconoscimento a tutti i blogs che seguo e quindi, cari bloggers, fatevi avanti!